Sintomi
Il sintomo più comune del reflusso gastroesofageo è il bruciore a livello dello stomaco o dietro lo sterno. Sintomi aspecifici possono essere raucedine o tosse cronica.
Raccomandazione dietetiche generali
- Evitare i pasti abbondanti, preferendo invece pasti piccoli e frequenti;
- Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi;
- Evitare cibi e bevande troppo calde o, al contrario, troppo fredde;
- Evitare primi piatti in brodo e l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti. I liquidi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata;
- Mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi.
I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti da evitare, da limitare e quelli generalmente consigliabili in presenza della malattia, ma non la frequenza o la quantità necessaria per un’equilibrata alimentazione, che può e deve essere prescritta solo dal medico curante.
Alimenti non consentiti
- Cibi fritti, piatti già pronti, etc. perché, per la loro preparazione, sono spesso utilizzati molti grassi;
- Salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina, burro, strutto, dolci farciti con creme;
- Carni molto cotte come stracotti, gulasch, bolliti, ragù, etc.;
- Grasso visibile della carne e degli affettati;
- Superalcolici.
Alimenti consentiti con moderazione
Attenzione: allo scopo di evitare impoverimenti nutrizionali, è opportuno che siano limitati, tra gli alimenti sottoelencati, solo quelli che effettivamente il soggetto rileva essere associati alla comparsa o al peggioramento dei sintomi di reflusso.
- Alimenti integrali;
- Cioccolato, agrumi e succo d’agrumi, pomodoro (soprattutto crudo) e succo di pomodoro, cipolla, peperoni, aglio, peperoncino, pepe, menta;
- Caffè anche decaffeinato, tè, bevande gassate;
- Vino (massimo 2 bicchieri al giorno per gli uomini, 1 per le donne).
Alimenti consentiti e consigliati
- Frutta e verdura (almeno una porzione a pasto). Nei casi più gravi, vanno consumate prevalentemente cotte o frullate;
- Acqua preferibilmente naturale (non meno di 1,5 litri al giorno). Sconsigliata quella frizzante;
- Latte o yogurt scremati o parzialmente scremati;
- Formaggi come primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, oppure formaggi
- parzialmente decremati come il Grana Padano DOP;
- Carne di pollo, tacchino, coniglio, vitello, maiale (scegliere tagli più magri);
- Pesce come branzino, sogliola, orata, merluzzo (limitare il consumo di pesci grassi come salmone, capitone, anguilla, etc.);
- Molluschi e crostacei (consumo limitato, massimo una volta a settimana);
- Prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino o pollo;
- Uova (non fritte);
- Olio extra-vergine di oliva a crudo.
Consigli comportamentali
- Smettere di fumare. Fumando s’ingerisce una notevole quantità di aria, che può favorire il reflusso;
- Evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita perché aumentano la pressione sull’addome, facilitando il reflusso;
- Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo mangiato, bisognerebbe aspettare almeno due o tre ore prima di coricarsi;
- Evitare di svolgere attività fisica a stomaco pieno, soprattutto se si tratta di esercizi che impegnano la muscolatura addominale;
- Alzare la parte anteriore del letto di 10-15 cm, in quanto aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce quindi la risalita di materiale acido dallo stomaco. Evitare di utilizzare pile di cuscini, perché così facendo si assume una posizione che incrementa la pressione sull’addome;
- In presenza di sovrappeso od obesità, è opportuno ridurre gradualmente il peso e la circonferenza addominale attraverso un’alimentazione ipocalorica ed equilibrata, associata ad un regolare esercizio fisico, sempre sotto controllo medico.
Avvertenze
Tutte le raccomandazioni e i consigli qui presenti hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.
Autori
Dott.ssa Erica Cassani, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione
Dott.ssa Laura Iorio, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione