Virus intestinale: sintomi, quanto dura e cosa mangiare

Indice

Virus intestinale o influenza intestinale: cosa sono?

Virus intestinale e influenza intestinale, nel linguaggio comune, indicano una condizione che, in termini medici, si definisce gastroenterite virale. Con questo termine si intende un'infezione contagiosa, di natura infiammatoria, che colpisce contemporaneamente stomaco e intestino e causa nausea, vomito e diarrea, sia negli adulti che in età pediatrica, rappresentando quindi i sintomi di virus intestinali. I principali agenti virali che provocano gastroenterite virale sono il Rotavirus, il Norovirus, l'Adenovirus enterico e l'Astrovirus.

 

Come si trasmette un virus intestinale?

La trasmissione dei virus intestinali avviene soprattutto per via oro-fecale. I virus rilasciati attraverso le feci di una persona infetta possono entrare nell'organismo per contatto con mani, superfici e oggetti contaminati e tramite l'ingestione di acqua o cibo contaminati.
Oltre a resistere nell'ambiente, molti virus che causano gastroenterite, come ad esempio il Rotavirus, possono sopravvivere nell'acqua, anche salata, e contaminare animali come i molluschi, ma anche frutta e verdura, che se consumati crudi o poco cotti infettano l'uomo. È possibile, inoltre, la trasmissione per via respiratoria in particolare se si frequentano ambienti affollati e umidi.

Ecco una tabella riassuntiva che mostra le modalità di trasmissione, i sintomi e quanto dura un’infezione da virus intestinale.

VIRUS INTESTINALI
Trasmissione - Sintomi - Durata dell'infezione
TRASMISSIONE ALIMENTARE Ingestione di cibi crudi o poco cotti o di acqua contaminati, in particolare:
  • Mitili come cozze, vongole e ostriche
  • Insalata
  • Frutta e verdure fresche
  • Frutti di bosco freschi o congelati
TRASMISSIONE DA OGGETTI
  • Contatto con superfici o oggetti contaminati da liquidi corporei come feci e vomito (es: giocattoli, pannolini)
  • Condivisione di utensili, posate, asciugamani o cibo venuti a contatto con individui infetti
TRASMISSIONE DA PERSONE
  • Contatto diretto con le mani contaminate
  • Trasmissione per via respiratoria
SINTOMI
  • Diarrea acquosa
  • Nausea, vomito
  • Crampi e dolore allo stomaco
  • Dolori muscolari e articolari
  • Mal di testa
  • In alcuni casi febbre, lieve ma anche superiore ai 39 °C
PERIODO DI INCUBAZIONE
  • 12-48 ore per il Norovirus
  • 1-3 giorni per il Rotavirus
  • 3-10 giorni per l'Adenovirus enterico
  • 3-4 giorni per l'Astrovirus
DURATA DELL'INFEZIONE
  • Norovirus: durata media dei sintomi 1-3 giorni
  • Rotavirus: si risolve in circa 3-8 giorni
  • Adenovirus enterico: durata dei sintomi 5-12 giorni
  • Astrovirus: durata dei sintomi 2-4 giorni

Virus intestinale: sintomi e diagnosi

L'influenza intestinale viene diagnosticata sulla base dei sintomi e di una visita medica. Generalmente, non c'è bisogno di esami di laboratorio ma, dato che la diarrea virale è simile a quella provocata da batteri come Clostridium difficile, Salmonella, Escherichia Coli o da parassiti come la Giardia, in caso di dubbi il medico può prescrivere l'analisi di un campione di feci per accertarsi che si tratti appunto di un virus intestinale.

Terapia e prevenzione: come evitare il contagio da virus intestinale?

Non esiste una cura farmacologica specifica per la gastroenterite virale, quindi, adottare adeguate misure di prevenzione e protezione è fondamentale per evitare il contagio da virus intestinali. Nella maggior parte dei casi, l'influenza intestinale si risolve da sola senza bisogno di interventi medici. Antibiotici e farmaci antivirali non sono indicati, poiché inefficaci contro i virus. Per i lattanti fino alla ventiquattresima settimana è possibile la vaccinazione contro i Rotavirus.
È possibile però attenuare i sintomi, come vomito e diarrea, con farmaci antidiarroici o antiemetici, se prescritti dal medico, anche se non sempre sono utili al fine della guarigione. Infatti, l’evacuazione frequente aiuta ad eliminare i virus. Inoltre, non ci sono evidenze cliniche che i probiotici possano ridurre la diarrea.

 

Qui sotto trovi una tabella riassuntiva su come evitare il contagio da virus intestinali.

VIRUS INTESTINALI
Prevenzione - Protezione
PREVENZIONE
  • Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone, prima di toccare i cibi o in caso di contatto con persone infette o negli ambienti collettivi.
  • Lavare e disinfettare frequentemente i servizi igienici, le superfici dure come interruttori, rubinetti e maniglie e gli utensili.
  • Evitare il consumo di cibi crudi o poco cotti.
  • Vaccinare i bambini contro il Rotavirus, dalla 6° alla 24° settimana di vita.
  • Nei paesi con precarie condizioni igienico-sanitarie, non consumare carne e pesce crudi o poco cotti e verdure crude, bere solo acqua imbottigliata, evitare le bevande con ghiaccio, che potrebbe essere stato prodotto con acqua contaminata.
PROTEZIONE
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone infette.
  • Tenere i propri oggetti personali separati da quelli di altre persone e non condividere asciugamani, posate, bicchieri e piatti.
  • Nelle scuole per l'infanzia, disporre aree separate per la preparazione e distribuzione del cibo e per il cambio del pannolino.

Gastroenterite: quando preoccuparsi e le conseguenze

Il pericolo più grave della gastroenterite è la disidratazione, cioè una notevole perdita di liquidi e sali minerali legata a episodi di vomito e diarrea intensi e prolungati, che nei soggetti fragili, come bambini piccoli e anziani, può avere conseguenze severe e, in rari casi, mortali. Nei casi di infezione da virus intestinale più gravi, soprattutto nei bambini piccoli, può essere necessario il ricovero in ospedale per reintegrare i liquidi attraverso la somministrazione di fluidi per via endovenosa.

Virus intestinale: cosa mangiare e raccomandazioni generali

Non esiste un'alimentazione specifica per infezioni da virus intestinali, ma una dieta adeguata aiuta ad alleviare i sintomi e a favorire la ripresa. Ecco alcune raccomandazioni dietetiche generali per sapere cosa mangiare quando si è affetti da gastroenterite:

  • mantenere una buona idratazione assumendo liquidi per reintegrare le perdite: se bere acqua peggiora nausea e vomito, succhiare cubetti di ghiaccio è una buona alternativa;
  • prediligere liquidi trasparenti, come acqua, brodo, soluzioni per reidratazione orale, tisane o decaffeinati, succhi di frutta chiari come mela, mirtillo rosso e succo d'uva, che contengono principalmente acqua e di solito sono più facili da digerire rispetto a bevande non trasparenti (come il succo d'arancia e il latte);
  • consumare con moderazione succhi di frutta e bevande sportive, che possono essere molto ricchi di zuccheri, ed evitare di somministrarli a neonati e bambini piccoli perché potrebbero peggiorare la diarrea;
  • prediligere brodi e minestre, che oltre ad avere un contenuto di acqua molto elevato sono anche un’ottima fonte di sodio, un elettrolita che può rapidamente esaurirsi con vomito e diarrea frequenti;
  • appena si è in grado di tollerare di bere liquidi chiari e brodi, iniziare a mangiare piccoli pasti a base di cibi a basso contenuto di fibre, come purea di patate, riso, cracker, pane tostato, frutti come banane o mele, carni bianche o pesce;
  • prediligere i formaggi a pasta dura e ben stagionati, come il Grana Padano DOP, che è naturalmente privo di lattosio e, all'interno di una dieta equilibrata, fornisce proteine ad alto valore biologico con i 9 aminoacidi essenziali, tanto calcio, vitamina B12, antiossidanti come zinco selenio e vitamina A;
  • quando i sintomi della gastroenterite virale sono in remissione e si entra in fase di guarigione, reinserire gradualmente tutti gli alimenti della dieta abituale. Qui puoi iscriverti gratuitamente a Calorie&Menu un programma che fornisce 4 menu settimanali calcolati per le calorie che dovresti consumare ogni giorno, qui lo trovi invece in versione vegetariana;
  • per un mese dalla scomparsa dei disturbi, è utile mantenere una dieta frazionata in 5 pasti (colazione, pranzo, cena, spuntino di metà mattina e merenda del pomeriggio), meno abbondanti e quindi più digeribili.

Cosa non mangiare con la diarrea

Essendo la diarrea una delle conseguenze più fastidiose tra i disturbi dei virus intestinali, viene naturale chiedersi cosa mangiare in modo da ridurre i sintomi. Infatti, un’alimentazione ridotta in varietà è necessaria nelle fasi acute e croniche. Ecco cosa non mangiare con la diarrea:

  • latte, formaggi freschi e latticini con lattosio;
  • insaccati;
  • verdure e frutta fresca devono essere evitate in fase acuta e possono essere sostituite, con moderazione, da centrifugati o estratti;
  • frutta a guscio oleosa, sciroppata o disidratata, fichi, uva, ciliegie, prugne;
  • condimenti ricchi di grassi come burro, lardo, margarine e altri alimenti grassi che possono rallentare la digestione (intingoli, fritture, ecc.);
  • salse come maionese, ketchup, senape, BBQ;
  • peperoncino, pepe e spezie piccanti in generale perché possono irritare le mucose intestinali;
  • pane, pasta e prodotti integrali;
  • pizza e cibi troppo elaborati (es. cotoletta);
  • dolci come cioccolato, torte, pasticcini, gelati, ecc;
  • ragù, salse, paste farcite, minestroni di legumi, pasta ripiena (ad es. tortellini);
  • caffè, tè e bevande contenenti caffeina e bevande a base di cola;
  • superalcolici e alcolici;

 

Bambini: cosa devono mangiare con la gastroenterite?

Nei bambini con gastroenterite è utile somministrare una dieta per la diarrea, un disturbo che in età pediatrica è particolarmente frequente e può causare più facilmente disidratazione. Non è necessario né raccomandabile mangiare in bianco o digiunare, è invece importante che il bambino venga adeguatamente reidratato seguendo le indicazioni del pediatra e che, entro 4-6 ore dall’inizio della terapia reidratante, in base al suo appetito, riprenda la consueta alimentazione.

Collaborazione scientifica

Dott.ssa Raffaella Cancello,
Nutrizionista Ricercatrice, Dipartimento di Scienze mediche e Riabilitative a indirizzo endocrino-metabolico, Laboratorio di Ricerche in Nutrizione e Obesità, IRCCS-Istituto Auxologico Italiano Milano

Bibliografia essenziale

Centers for Disease Control and Prevention: Foodborne Germs and Illnesses

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Preidis GA, Weizman AV, Kashyap PC, Morgan RL: AGA technical review on the role of probiotics in the management of gastrointestinal disorders. Gastroenterology 159(2):708–738.e4, 2020. doi: 10.1053/j.gastro.2020.05.060

Avvertenze

Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare. Le informazioni, raccomandazioni e i consigli sopracitati non vogliono essere una prescrizione medica o dietetica, pertanto il lettore non deve, in alcun modo, considerarli come sostitutivi delle prescrizioni o dei consigli dispensati dal proprio medico curante.